PAGANO ECONOMISTI PER RACCONTARTI BALLE! FED E BCE

Da noi, è bastata una intervista-dichiarazione di Savona sulla necessità di avere un “piano B” rispetto all’euro, perchè ciò fosse “motivo” di segregazione e di rigetto nella candidatura a ministro dell’Economia.

Chi ha esplicitato tale veto?

Lo sapete già, il nostro ineffabile presidente della repubblica.

Suppongo che Mattarella abbia una laurea e un master come Giannino in economia… Come dite? Non ce l’aveva Giannino e neppure Mattarella? Ma allora perchè?

Perchè gli economisti si sono scagliati a reti unificate contro Savona?

Ve lo mostra un articolo del 2009, questo: https://www.huffingtonpost.com/2009/09/07/priceless-how-the-federal_n_278805.html?ncid=engmodushpmg00000004&guccounter=1

La FED, cosi come la BCE, paga, PAGA, gli economisti!

E, a vedere i dati, direi che li paga smodatamente.  Tratto dall’articolo sopra:

“Il consiglio di amministrazione della Federal Reserve impiega 220 economisti di dottorato e una schiera di ricercatori e personale di supporto, secondo una portavoce della Fed. Le 12 banche regionali impiegano più punteggi. (HuffPost ha posto le chiamate a loro ma non è stato in grado di ottenere numeri esatti.) La Fed distribuisce anche milioni di dollari in contratti agli economisti per consulenze, documenti, presentazioni, workshop e quel concerto di prugne noto come “borsa di studio in visita”. La portavoce della Fed afferma che non erano disponibili cifre esatte per il numero di economisti contratti. Ma, dice, la Federal Reserve ha speso $ 389,2 milioni nel 2008 per “politica monetaria ed economica”, denaro speso per analisi, ricerca, raccolta dati e studi sulla struttura del mercato; $ 433 milioni sono stati stanziati per il 2009.

Si tratta di un sacco di soldi per un numero relativamente piccolo di economisti. Secondo l’American Economic Association, un totale di soli 487 economisti elencano “politica monetaria, banca centrale e offerta di moneta e credito” come specialità primaria o secondaria; 310 in una  lista adibita ad argomento “denaro e tassi di interesse”; e 244 in una lista  adibita a trattare di “formazione della politica macroeconomica [e] aspetti della finanza pubblica e della politica generale”. L’Associazione Nazionale degli Economisti Aziendali dice a HuffPost che 611 dei suoi circa 2.400 membri fanno parte della loro “Tavola rotonda finanziaria”, il modo più vicino per avvicinarsi a concentrarsi sulla politica monetaria e il sistema bancario centrale.”

Si deduce che a libro paga ci siano anche politici, e per estensione ogni ganglio sociale, dai giudici ai giornalisti ai conduttori televisivi?

Ne sono certo!

Ragazzi, la FED è l’albero della cuccagna, pensate se aveste una fotocopiatrice in cantina, che stampa biglietti da visita con scritto 100 euro e che uscendo di casa e entrando in un bar, in un negozio, ovunque, venissero accettati senza battere ciglio…

Vedete una villa con piscina e parco e sauna e campo da tennis, 20 stanze…

Oppure uno yacht da 50 metri…

Vi fareste problemi? Ma anche no, impostate la stampante e la risma di carta et voilà, comprate villa e yacht… che ci vuole?

E’ cosi che sono messe le cose, qualcuno, grazie all’organizzazione che ha messo in piedi, corrompendo chiunque abbia possibilità di inceppare questo abominio sulla società, perpetrato da un ristrettissimo nucleo di persone, riesce a ottenere tutto in cambio di un pezzo di carta.

Una società dove i “papponi finanziari” prosperano!

Come fate a vederlo chiaramente? In modo incontrovertibile?

Con la storia dei dividendi!

Prendiamo ad esempio Intesa San Paolo…

Dividendo Intesa Sanpaolo 2017: 17,8 cent per azioni ordinarie, 18,9 per le risparmio

Sembra una buona notizia vero? Invece è una inculata ai risparmiatori. Perchè?

Come sapete, il Patto del Nazareno tra PD e Forza Italia, ha accettate approvato in parlamento la norma sul cosiddetto Bail-in, ora in quel provvedimento ci sono degli indicatori della “salute” di una banca, principalmente il Tier 1 che mostra il grado di capitalizzazione  della stessa.

Intesa San Paolo, distribuisce 3 miliardi di euro in dividendi e il Tier 1 collassa.

Ci fosse un Bail-in, sarebbero i correntisti a pagare! In USA le banche devono chiedere il permesso al governo/FED per distribuire dividendi, perchè riduce il capitale…

Non è preoccupato il presidente della repubblica per i risparmi degli italiani, in questo caso?

 

 

 

Di Franco Remondina

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