Ogni impero giunge alla fine…
E’ sempre successo, noi oggi stiamo vedendo la fine dell’impero US?
E’ presto per dirlo, ma non troppo presto per non saperlo.
C’è una isteria diffusa in Occidente, quella dell’invio di armi all’Ukraina, almeno cosi appare a un osservatore dotato di logica.
Non ha senso, non ha letteralmente alcun senso.
Si tratta di inviare sistemi d’arma molto tecnologizzati a un esercito, quello ukraino, ormai in rotta, ma l’esperienza mostra che tale operazione è sempre fallita.
L’esempio?
L’ Afghanistan!
Nonostante una occupazione US durata vent’anni, l’esercito afghano si è sciolto come neve al sole in circa due mesi.
Eppure avevano avuto 20 anni di tempo per acquisire dimestichezza coi sistemi d’arma.
La sola ragione dell’invio di armi, deve essere quindi una sorta di psicosi, di panico incipiente. In effetti il fronte dei paesi che inviano armi è davvero frastornato, la Germania è quella che più di tutte capisce il giochino.
Come ho raccontato nei post di qualche giorno fa, questa guerra in Ukraina, serve a isolare la Germania.
Gli US hanno fatto una pressione colossale per i 14 Leopard tedeschi?
Come se quei 14 Leopard fossero risolutivi per il conflitto…
Non lo sono, questo è chiarissimo, persino ai tedeschi, quindi a cosa servivano? A impedire un filo diretto Russia-Germania anche in futuro.
Noto che anche altri iniziano a rendersi conto della battaglia nascosta in questa operazione…
Ma c’è anche la questione della “complessità”, quella dell’aumento dell’Entropia…
Come osservò Edward Gibbon a proposito della fatale sete di guerra senza fine dell’Impero Romano:
“…il declino di Roma fu l’effetto naturale e inevitabile di una grandezza smodata. La prosperità maturò il principio della decadenza; la causa della distruzione si moltiplicò con l’estensione della conquista; e, non appena il tempo o il caso ebbero tolto i sostegni artificiali, lo stupendo tessuto cedette alla pressione del suo stesso peso. La storia della rovina è semplice ed evidente; e invece di chiedere perché l’Impero Romano fu distrutto, dovremmo piuttosto sorprenderci che sia sopravvissuto per così tanto tempo.”
Nessun impero che si basi sulla forza militare può sopravvivere a lungo!
Sembra che questo sia quel momento di rottura di cui parlava Gibbon.
Ma c’è una costante storica che deve far riflettere, cioè la tendenza espressa da ogni impero in decadenza, quella delle micro guerre.
Secondo voi, gli Us hanno imboccato quella tendenza? Si, da almeno venticinque/ trent’ anni.
Dal 91 ad oggi!
Ricorda molto Roma…
Durante la guerra del Peloponneso (431-404 aC) gli Ateniesi invasero la Sicilia, perdendo 200 navi e migliaia di soldati. La sconfitta ha innescato una serie di rivolte di successo in tutto l’impero ateniese.
L’Impero Romano, che al suo apice durò per due secoli, divenne prigioniero del proprio esercito che, simile all’industria bellica statunitense, era uno stato nello stato. Le legioni un tempo potenti di Roma nella fase avanzata dell’impero subirono una sconfitta dopo l’altra mentre estraevano sempre più risorse da uno stato fatiscente e impoverito.
Alla fine, l’élite della Guardia Pretoriana mise all’asta l’imperatore al miglior offerente.
L’impero britannico, già decimato dalla follia militare suicida della prima guerra mondiale, esalò l’ultimo respiro nel 1956 quando attaccò l’Egitto in una disputa sulla nazionalizzazione del Canale di Suez. La Gran Bretagna si ritirò umiliata e divenne un’appendice degli Stati Uniti. Una guerra decennale in Afghanistan ha segnato il destino di una decrepita Unione Sovietica.
“Mentre gli imperi in ascesa sono spesso giudiziosi, persino razionali nella loro applicazione della forza armata per la conquista e il controllo dei domini d’oltremare, gli imperi in declino sono inclini a manifestazioni di potere sconsiderate, sognando audaci colpi da maestro militare che in qualche modo recupererebbero il prestigio e il potere perduti, scrive lo storico Alfred W. McCoy nel suo libro In the Shadows of the American Century: The Rise and Decline of US Global Power .
Forti della conoscenza storica, dopo un anno di guerra, le altre nazioni si sono rese conto del panico dell’Impero, sanno che basta aspettare ancora un poco, magari aprire altri due/ tre scenari di ribellione.
Lo fanno in maniera intelligente, non fornendo più le merci che servono all’Impero.
Lo fanno attraverso accordi bilaterali, in modo da bypassare l’uso della moneta dell’Impero.
E infatti si vede benissimo l’effetto che questi nuovi focolai di tensione stanno provocando.
Basta un pallone sonda, ma voi sapete bene che “pallone sonda” è il vero nome dei satelliti, basta questo a far saltare i nervi…
A produrre il panico.
Di Franco Remondina