Paul Craig Roberts

https://www.unz.com/proberts/the-supreme-court-gives-back-to-congress-the-power-it-gave-to-executive-branch-lawmaking-many-years-ago/

Trad

Prima delle agenzie di regolamentazione del “New Deal” degli anni ’30, il Congresso controllava la legge. Uno statuto significava ciò che il Congresso diceva. Da allora in poi, uno statuto significava qualsiasi cosa l’agenzia di regolamentazione dicesse che significasse. Ad esempio, ho spiegato nelle mie colonne molte volte e nel mio libro, The New Color Line , che l’EEOC ha utilizzato il Civil Rights Act del 1964 che proibiva esplicitamente le quote razziali per imporre quote razziali. Dagli anni ’30 in poi una “legge” approvata dal Congresso non era altro che un’autorizzazione per un’autorità di regolamentazione a definire la legge in base al modo in cui scriveva i regolamenti che ne disciplinavano il significato e l’applicazione.

Dopo aver visto il potere del Congresso ridotto a zero, il suo stesso potere messo in discussione e l’enorme potere ora concentrato nel ramo esecutivo, la Corte Suprema ha fatto uno sforzo per ripristinare un equilibrio di potere tra i tre rami del governo. Questo è uno sviluppo importante. Forse ci salverà dalla tirannia.

Annullando la sentenza Chevron, la Corte Suprema ha stabilito che i giudici devono interpretare l’intento statutario del Congresso nell’approvare una legge e non semplicemente rimandare alle interpretazioni della legge da parte delle agenzie di regolamentazione.

L’indipendenza delle agenzie di regolamentazione del ramo esecutivo era arrivata a tal punto che la Securities and Exchange Commission (SEC) stava prendendo internamente, cioè all’interno dell’agenzia, decisioni sulle sanzioni civili. La Corte Suprema ha stabilito che le sanzioni richiedono processi con giuria e che la SEC non è procuratore, giudice e giuria.

Il giudice Gorsuch ha affermato che la decisione della Corte Suprema sottrae la legge alle mani del potere federale e la rimette al suo posto, nell’interpretazione che le corti danno dell’intento del legislatore.

Gli incompetenti liberali che i democratici hanno piazzato alla Corte si sono rifiutati di difendere l’affermazione della Corte Suprema circa la sua autorità sulla legge.

Non c’è dubbio che se i democratici riuscissero nel loro colpo di stato contro l’America e la Costituzione, gli abitanti degli Stati Uniti vivrebbero in una distopia peggiore di quelle immaginate dagli scrittori di romanzi distopici.

Di Franco Remondina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *