“Nel 1494 pubblicò a Venezia una vera e propria enciclopedia matematica, dal titolo “Summa de aritmetica, geometria, proporzioni e proporzionalità” (stampata e pubblicata con Paganino Paganini), scritta in lingua “volgare”, contenente un trattato generale di aritmetica e di algebra, elementi di aritmetica utilizzata dai mercanti (con riferimento alle monete, pesi e misure utilizzate nei diversi stati italiani).
Uno dei capitoli della Summa è intitolato “Tractatus de computis et scripturis; in esso viene presentato in modo più strutturato il concetto di partita doppia, e quindi di “Dare” e “Avere” nonchè di “Bilancio” e “inventario” che poi si diffuse per tutta Europa col nome di “metodo veneziano”, perché usato dai mercanti di Venezia.
Sapete una cosa? Che viene ricordato come ” grande amico di Leonardo da Vinci”, che il popolo italiano ritiene il più grande genio di tutti i tempi”, ora, un popolo a cui è più facile fare quella cosa che vi ho detto sopra, che elegge Leonardo come il più grande inventore di sempre uno che non ha mai fatto funzionare nessuna invenzione, la dice lunga su come siamo messi.
Accorpare per categorie produce generalizzazioni e l’uso opportunistico della proprietà transitiva del sillogismo: Leonardo era un genio italiano, io sono italiano, io sono un genio.
Facciamo cosi, ci raccontiamo queste cose… Comunque che c’entra? Il problema qui è che abbiamo delle qualità peculiari in termini di Quoziente iontellettivo, alcuni italiani ce l’hanno, solo che lo usano contro altri italiani. L’Italia non è mai esistita, e neppure oggi esiste, lo dice la storia… L’Italia dei comuni, è una invenzione storica, se c’erano i comuni, l’Italia non c’era perchè se ci fosse stata i comuni non sarebbero esistiti… Ovvio!
Cosi per il ragionamento espresso da quelle due lettere di Andreatta e Ciampi, rispettivamente Ministro del Tesoro e governatore di BankItalia si scopre che avevano deciso di farsi da soli ( quei politici) il loro stipendio. Lo hanno fatto in maniera geniale sotto gli occhi della moltitudine di pirla che il popolo esprime. Bel giochino, davvero. Dove era la Sinistra, dove era i giudici costituzionali, il consiglio di stato, che cazzo faceva il Presidente della Repubblica? Era Sandro Pertini, già… il presidente più amato dagli italiani, la cui farse celebre era: “Sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della sua pelle. Hitler e Mussolini avevano la pelle bianchissima, ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell’ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che negri oppressi estraggono dalle miniere del Sudafrica, per la vanità e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca”.
Sic transit…
Per inciso, l’unico presidente che ha la mia stima è Einaudi, la cui frase celebre è:
“La Libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica”.
Abbiamo messo al governo gente che tra scegliere di dare il provento dell’interesse dei BTP al popolo italiano, ha scelto di darlo a speculatori internazionali.
Meditate gente, meditate…