Di Franco Remondina (dodicesima.com)
Così come è rivoltante l’interpretazione della magistratura come evidenziato dalle ultime vicende delle “comunarie” di Genova, prosegue la putrefazione del “movimento della scatoletta”, gli scassinatori del tonno hanno scassinato le case degli italiani.
Il M5S e il PD hanno decretato congiuntamente che gli italiani devono dipendere dallo stato per la loro sicurezza fisica.
Hanno bocciato la proposta di legge della Lega Nord sulla legittima difesa.
E’ incredibile quello che avviene in Italia…
In nessun altro stato funziona così!
I delinquenti da noi hanno più tutele delle vittime dei loro atti. Una cosa rivoltante. Così come è rivoltante l’interpretazione della magistratura della parola, del termine, “legittima”.
E’ una questione notevole questa, la difesa della propria incolumità è soggetta a leggi.
Rileggete prego… Non puoi in pratica difenderti come meglio credi, ma deve essere il magistrato a decidere se hai agito legittimamente.
Un banale impiegato statale, spesso con la scorta, decide, seduto sulla sua poltrona, leggendo un rapporto dei Carabinieri: a) quanto dovevi spaventarti, b) quanto veloce doveva essere la tua reazione, c) se avevi in quel momento fatto di tutto per evitare di difenderti.
Fa questa analisi, sorseggiando un caffè…
Dopo un attimo, apre un fascicolo a carico di chi si è difeso.
Ecco lo scandalo, quella parola lì.
Difendere la propria vita e quella dei propri cari è un dovere morale! E’ un diritto atavico, una consuetudine atavica, un diritto naturale.
Come dite, non è un diritto naturale? E’ una pulsione atavica, istintuale, quella di difendere la propria vita!
La pulsione può essere controllabile?
Pulsione: Impulso psicosomatico simile all’istinto ma, a differenza di questo, privo di una rigida finalità.
Devo tradurre per i magistrati? Forse sì…
Significa che è un atto esteriore incontrollato frutto di memorie di specie stratificate da millenni. Non puoi definirlo come soggetto alle leggi, con il termine “legittimo”, è impossibile essendo non codificabile la spinta psichica ed emotiva che lo causa.
Insomma, il movimento contro le scatolette di tonno legifera a difesa del diritto dei ladri di venire in casa tua “tutelati” dalla legge.
Ci difendono loro!!!
Gli scassinatori del tonno, quelli che si sono tagliati lo stipendio da parlamentare… quelli lì, che hanno votato l’abolizione del reato di clandestinità come primo atto politico. Loro e quelli del PD che ci hanno sempre difeso all’incontrario, con le loro associazioni tipo “nessuno tocchi Caino”, quelli che se tutti pagassero le tasse, noi, mica loro, loro hanno le Onlus e tasse non ne pagano.
Insomma, quelli li che hanno votato le peggiori cose come il Job Act, che trasportano in Italia migranti che non sono profughi di guerra e che costano 13500 euro l’uno all’anno per 4 anni, quelli li, hanno votato per i delinquenti e contro tutti noi.