Qualcosa nella storia…

Lo conoscete il gigante di Cuma?

Ossa umane appartenenti ad un individuo vissuto in epoca preistoria e alto circa 24 metri sono esposte nella Sala della Meridiana del Museo Archeologico di Napoli. Era il 1938 quando gli operai dell’archeologo Amedeo Maiuri scoprirono nei pressi del Tempio di Giovesull’acropoli di Cuma dove i greci avevano posto l’area sacra della città, degli imponenti resti ossei relativi al cranio, alla mano e al femore di un individuo vissuto quarantamila anni fa che aveva lasciato tra l’altro a pochi passi da sé una lastra in pietra con traccia di pittura rupestre in cui vi era una forma simbolica e sconosciuta. Questo incredibile rinvenimento doveva essere esposto nel museo napoletano già nell’anno della scoperta ma lo scoppio della guerra fece sì che il sensazionale uomo del passato rimanesse sepolto nuovamente, questa volta negli scantinati polverosi del museo. È stato grazie ad un artista contemporaneo Brigataes, che per la seconda volta, l’artista più grande del mondo e ritornato alla luce. Brigataes ha scoperto un faldone durante una sua ricerca archivistica che conteneva la documentazione dello scavo e le indicazioni sulla collocazione delle ossa in una sezione remota dei magazzini.

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Questo scheletro è la dimostrazione evidente che la storia “ufficiale” è un cumulo di stronzate.
L’intera storia dell’uomo, cosi come viene raccontata è solo una enorme bugia.
Tenete presente che ci sono scheletri di dimensioni superumane dappertutto nel mondo

https://www.oltreirestinews.it/18-scheletri-giganti-nel-winsconsin/

Ce ne sono di 3,5m di 7m, di 13 m…
Naturalmente c’è un gran daffare a definirli falsi, bufale, etc…
Ma una cosa è certa, ci sono cosi tanti bassorilievi nel mondo dove sono disegnate proporzioni gigantesche di presunti “dei”, in contemporanea presenza di altri uomini nettamente più piccoli.

Un Resoconto sui Giganti del 1764 - ZWEILAWYER

Invece di fare un semplice ragionamento, ovvero che evolutivamente si procede verso una miniaturizzazione, si cerca di zittire chi racconta di ossa lunghe il doppio, il triplo, il decuplo delle ossa attuali.
Pensateci bene, se facciamo un rapporto con le dimensioni dei primi cervelli elettronici o dei computer dei primordi, scoprite che anche i computer hanno subito lo stesso processo.
Nei computer questo è stato reso possibile dai chip, nella biologia invece è stato possibile grazie al Carbonio.
La base del Dna è il Carbonio.
Nei giganti probabilmente era il Silicio…
La conseguenza è che il Sapiens è dotato di un chip ultraveloce e piccolissimo, forse anche una diversa fisiologia cerebrale …
Ma che sia cosi è fuor di dubbio.
Se lo sai, lo sai…

Di Franco Remondina

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