Quel che era previsto non è quello che invece accade

Quando non hai la forza militare sufficiente a umiliare il nemico, allora cerchi di assediarlo.
Cerchi di far mancare cibo, acqua, rifornimenti di ogni genere.
Il piano militare della guerra in Ukraina era previsto, ma i risultati, quelli non erano certo quelli che si stanno ottenendo.
Il piano era per ottenere il controllo di tutto il mondo, quindi la guerra in Ukraina era solo una piccola parte del piano, direi una parte marginale.
Il grosso del piano era quello “finanziario”.
La FED, BoE, BCE, BoJ, le banche coordinate dal Washington Board.
Le quattro banche centrali di Usa, Inghilterra, UE, Giappone, avrebbero agito coordinatamente, come una sola banca.
L’operazione era stata studiata nei minimi dettagli, ed era partita “per tempo”…
Ricordate la Brexit? Ecco, faceva parte del piano, per dare una maggiore autonomia di movimento alla BoE…
La Cina e l’asia erano e sono il nemico da abbattere!
Cosi è partita la vera operazione: il Covid come mezzo di distruzione dell’Asia.

Sembra incredibile vero?
Eppure riavvolgendo il nastro si vede il tentativo di incolpare la Cina, poi i lockdowns per mettere in difficoltà la circolazione delle merci, poichè le merci le fa l’Asia, poi le “carenze” di gas, di petrolio, di grano e fertilizzanti etc etc… insomma si è voluta creare una bolla speculativa e chiamarla inflazione.
Hanno lasciato che “l’inflazione” salisse sempre di più per avere l’arma decisiva: ALZARE I TASSI DI INTERESSE.
Questo avrebbe messo in ginocchio l’Asia e la Cina, riportato la centralità del dollaro come moneta mondiale, come “riserva di valore” per l’intero mondo.

I paesi importatori di petrolio hanno cosi subito un doppio colpo senza precedenti quest’anno, poiché i prezzi del petrolio sono aumentati mentre altre valute si sono deprezzate rispetto al dollaro USA. Non solo le valute asiatiche e di altri mercati emergenti acquistano meno in termini di dollari USA, ma il petrolio costa di più in termini di dollari nominali, quasi il triplo del prezzo in valuta locale di due anni fa.
Bella mossa!
Ma gli “altri”, hanno agito diversamente. Anche loro hanno fatto una mossa senza precedenti, le banche centrali asiatiche hanno già più di 400 miliardi di dollari USA di linee di scambio in valuta locale e possono negoziare tra loro nelle proprie valute.

Se a questo si aggiungono gli interscambi merce grezza in cambio di merce lavorata, adesso si scopre che Jerome Powel il governatore della FED, comincia a capire che la corda su cui cammina è davvero tesa.

I paesi produttori di petrolio sono incazzati neri. L’Arabia Saudita è incazzatissima, gli Emirati pure, l’Iran non ne parliamo.
Non possono importare inflazione!
Anzi, quello che vogliono è la stabilità.
Invece gli Usa hanno risposto a questa richiesta con il termine “transitoria”, cioè hanno definito questa inflazione come effetto transitorio. Non sono intervenuti per eliminarla, hanno solo detto che era transitoria.
La Cina che già nel 2009, dopo la crisi di Lehman Brothers, aveva sollevato dubbi sul dollaro come valuta di “effettiva riserva” della ricchezza statale cinese, ha capito che stavano per incularla.
Le parole dell’ allora governatore Ji, furono: “Abbiamo fatto un’enorme quantità di prestiti agli Stati Uniti. Naturalmente, siamo preoccupati per la sicurezza delle nostre risorse. Sinceramente sono un po’ preoccupato”.

Dopo aver visto il sequestro delle riserve russe, per via delle sanzioni, hanno agito e agiscono in modo coordinato con tutta l’Asia.
E cosi l’assedio non può più avvenire, anzi avviene in modo inverso.

Le banche turche stanno ora adottando il sistema di pagamenti russo… La Turchia sta prendendo in considerazione l’adesione ai BRICS. I BRICS stanno lavorando a una nuova valuta di riserva globale e a un meccanismo alternativo per i pagamenti internazionali. Tutti questi paesi stanno accumulando oro.

Il piano sta andando a meraviglia…

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg afferma che “l’Europa è nel suo momento più pericoloso dalla seconda guerra mondiale”. Avrebbe potuto aggiungere: il pericolo è in agguato, in parte, a causa dell’insistenza della NATO che l’Ucraina combatta la Russia, piuttosto che negoziare la pace.

Ma è ancora peggio di quel che per ora appare.
Biden ha ottenuto un aumento di produzione di petrolio dall’Opec, un aumento di 100 000, centomila barili al giorno…
In pratica 86 secondi del fabbisogno di petrolio in un anno.
Non so voi, ma a me pare una barzelletta.
Ecco, il piano per abbattere finanziariamente l’Asia, la Cina, l’India, la Russia sta procedendo secondo il piano!
O mi sbaglio?

Di Franco Remondina

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