E’ storia, in ogni periodo storico, Roma ha sempre avuto problemi con lo sporco.
Michelangelo se ne lamentava in alcune sue lettere, ma anche altri personaggi famosi. cosi la questione della spazzatura è arrivata sana e salva fino ai nostri giorni.
Ovviamente lo sporco o la spazzatura si sono evoluti…
Che significa?
Non lo so cosa significa, ma è quello che pare sia avvenuto, almeno stando a questo articolo
Migliaia di candidature?
Semmai sono migliaia di richieste d’assunzione, fare il netturbino è una occupazione, un lavoro, non è soggetto a nomina o elezione.
Lo stravolgimento linguistico è qualcosa di terribile per le menti delle persone.
Non voglio toccare minimamente la questione di questi mega concorsi pubblici e del lavoro, ho già spiegato nei post precedenti che abbiamo eseguito ordini provenienti da Brussell, ordini che ci impongono di tenere alta la disoccupazione.
Alta quanto?
Da una quota del 9% al 12%.
Quel che appare ridicolo, grottesco, stupido, è che viene sottolineato che molti candidati PARLANO INGLESE.
Immagino che nella Roma antica i netturbini parlassero fluentemente il latino, visto l’andazzo, pare che “comunicare con la spazzatura” sia un prerequisito indispensabile.
Immaginiamo quindi un candidato al netturbinismo in un frangente della sua attività rivolgersi a un sacco di spazzatura in questo modo:
Hello, how do you do? Can i help you? Where do you want to go?
Il punto vero però è: che lingua parla, se parla, la spazzatura? La spazzatura non parla, teste di cazzo!
Quindi?
Se non capisci che la presa per il culo è totale, che ormai vieni considerato come uno stupido in ogni ambito sociale, allora crederai di poter colloquiare amabilmente con un bidone della spazzatura…
In inglese, preferibilmente!
Di Franco Remondina