Requisiti

E’ storia, in ogni periodo storico, Roma ha sempre avuto problemi con lo sporco.
Michelangelo se ne lamentava in alcune sue lettere, ma anche altri personaggi famosi. cosi la questione della spazzatura è arrivata sana e salva fino ai nostri giorni.
Ovviamente lo sporco o la spazzatura si sono evoluti…
Che significa?
Non lo so cosa significa, ma è quello che pare sia avvenuto, almeno stando a questo articolo

https://roma.repubblica.it/cronaca/2023/11/02/news/rifiuti_a_roma_migliaia_candidature_ama_netturbino_under_30-419390718/

Migliaia di candidature?
Semmai sono migliaia di richieste d’assunzione, fare il netturbino è una occupazione, un lavoro, non è soggetto a nomina o elezione.
Lo stravolgimento linguistico è qualcosa di terribile per le menti delle persone.
Non voglio toccare minimamente la questione di questi mega concorsi pubblici e del lavoro, ho già spiegato nei post precedenti che abbiamo eseguito ordini provenienti da Brussell, ordini che ci impongono di tenere alta la disoccupazione.
Alta quanto?
Da una quota del 9% al 12%.
Quel che appare ridicolo, grottesco, stupido, è che viene sottolineato che molti candidati PARLANO INGLESE.
Immagino che nella Roma antica i netturbini parlassero fluentemente il latino, visto l’andazzo, pare che “comunicare con la spazzatura” sia un prerequisito indispensabile.
Immaginiamo quindi un candidato al netturbinismo in un frangente della sua attività rivolgersi a un sacco di spazzatura in questo modo:
Hello, how do you do? Can i help you? Where do you want to go?
Il punto vero però è: che lingua parla, se parla, la spazzatura? La spazzatura non parla, teste di cazzo!
Quindi?
Se non capisci che la presa per il culo è totale, che ormai vieni considerato come uno stupido in ogni ambito sociale, allora crederai di poter colloquiare amabilmente con un bidone della spazzatura…
In inglese, preferibilmente!

Di Franco Remondina

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