Di Franco Remondina (dodicesima.com)
Il pronlema più serio che abbiamo è quello del denaro!
Una volta, l’industria, il lavoro, creavano “ricchezza”, ora la ricchezza è una variabile informatizzata, nel senso che viene creata al computer.
In Svizzera, è sorto un problema: arrivano troppi soldi. Risultato? Devi pagare la banca perchè ti tenga i soldi del tuo conto.
Cosi, è sorto un “movimento”: MONETA INTERA. http://www.iniziativa-moneta-intera.ch/messaggi-chiave/
Cosa dice questo movimento? Dice questo:
Il problema: le banche creano denaro per conto proprio
Fino alla fina del XIX° secolo le banche private potevano stampare le proprie banconote. All’epoca il denaro bancario portò ad insicurezza ed eccessiva stampa di denaro. Il popolo svizzero optò per la creazione della Banca nazionale. Nel 1891, in una votazione popolare, il popolo svizzero affidò la creazione del nostro denaro (“di biglietti di banca e di ogni altra moneta fiduciaria”) unicamente ed esclusivamente alla Banca nazionale. Con l’emergenza del traffico di pagamento elettronico, le banche ricevettero nuovamente la possibilità di creare denaro per conto proprio. La volontà del popolo è caduta nell’oblio. Oggigiorno in effetti le banche creano loro stesse il 90% del nostro denaro – ovvero tutti gli averi sui nostri conti. La maggioranza dei cittadini ritiene erroneamente che questo denaro venga creato dallo Stato o dalla Banca nazionale.
La soluzione: colmare la lacuna legislativa – solo la Banca nazionale crea denaro
L’iniziativa Moneta intera intende ridare validità alla volontà del popolo svizzero. È una iniziativa di implementazione. La Costituzione (CF Art. 99.1) dice: “Il settore monetario compete alla Confederazione”. Nel 1891 noi svizzeri abbiamo vietato alle banche di stampare banconote. Perciò oggi, secondo le disposizioni della Costituzione, dobbiamo vietare alle banche anche di “stampare” il denaro elettronico. Solo la Banca nazionale deve poter creare denaro. Con l’iniziativa Moneta intera viene creato un sistema bancario com’è immaginato dai cittadini. Il nostro denaro elettronico non viene più creato da imprese private a scopo di lucro ma dalla Banca nazionale, controllata democraticamente e tenuta ad agire “nell’interesse generale del Paese” (CF Art. 99.2). La Banca nazionale crea il denaro e le banche private fungono da tramite tra i risparmiatori e i beneficiari di crediti. Le banche restano banche. Con la moneta intera le banche continuano ad occuparsi del traffico dei pagamenti, della concessione di crediti, della gestione patrimoniale e di altri servizi finanziari. Se necessario ricevono crediti dalla Banca nazionale per evitare una stretta creditizia o un rincaro dei crediti. Alle banche viene sottratta unicamente la possibilità di creare denaro per conto proprio.
Domanda: è cosi? Si, le banche creano denaro=ricchezza, perchè non pagano un euro di tasse?
Risposta: perchè si sono fatti le leggi comprando i politici.
La legge, il Decreto Regio del 1893 http://www.economia.uniparthenope.it/programmi/Mussi/papa/La_Banca_d%27ItaliaAP.pdf , stabiliva che Bankitalia avesse fini di lucro, ma dovesse stampare le banconote.
Il decreto del 1936 e la legge bancaria del 1938, pur lasciando immutata la struttura formale della
società per azioni, dichiararono la Banca d’Italia “istituto di diritto pubblico”. In questo modo cessò il fine di lucro della società: il valore delle azioni fu rimborsato agli azionisti e fu stabilito che il capitale della banca, rappresentato da trecentomila “quote” (non più azioni) di mille lire ciascuna, potesse appartenere solo a casse di risparmio, istituti di credito di diritto pubblico e banche di interesse nazionale, istituti di previdenza e istituti di assicurazione. La stessa legislazione attribuì ad essa la direzione e il controllo di tutto l’ordinamento bancario. La Banca d’Italia, in particolare, si presenta in qualità di ente pubblico, titolare di una funzione pubblica di vigilanza sulle impresebancarie, ma non costituisce un organo statale, con la conseguenza che gli effetti delle scelte patrimoniali che dovessero derivare dalle scelte della Banca d’Italia non possono essere imputati allo Stato. Tramite tale istituto si realizza il più importante raccordo tra politica ed economia e lo stesso potere politico non può alterare quell’equilibrio fondamentale, interno ed esterno, di cui la Banca è garante.
Se le banche sono SPA private, perchè non pagano tasse sulla merce creata? Il denaro è marcato con la C di copyright , una merce, perchè non paga neppure l’IVA?
Se il 95% del denaro è creato dalle banche, perchè non pagano tasse? In Svizzera hanno calcolato in 67 MILIARDI DI FRANCHI all’anno di tasse evase!
Da noi quanto sarebbero? 200 MILIARDI l’anno? Ecco la vera e unica riforma strutturale da fare!
Di Franco Remondina