Il metro che divide le persone oneste da quelle disoneste è quello degli scrupoli.
Oggi le persone oneste sono letteralmente danneggiate dal loro metro di giudizio.
I “senza scrupoli” invece sono agevolati dalle persone oneste.
C’è grande differenza tra onestà e coglionaggine, tra onestà e codardia, ma il martellamento incessante della propaganda suggerisce che se sei un buono, non devi abbattere il cattivo, insomma, la propaganda del sionista: nessuno tocchi “caino”.
Ovviamente caino è scritto in minuscolo, apposta.
La bontà delle persone “oneste”, non è bontà, è debolezza.
Il forte può essere buono, non il debole.
Il debole deve essere buono per forza, è debole!
La confusione generata dall’iniquità del linguaggio ha generato questa apparente sinonimia, ma prima dei nostri tempi, cosi non era.
Cosi si assiste a una cosa ridicola, quella dell’incanalamento della prassi del comportamento.
Se sei onesto, devi anche essere buono!
Capite?
E il sistema prevede anche la codifica delle azioni ritenute “oneste”.
Cosa puoi fare se sei onesto e buono?
Pregare!
Un sacco di personaggi “alternativi” che appaiono “onesti e buoni”, ripetono questa esortazione giorno si e giorno pure…
In tal modo l’onesto e per sinonimia, buono, diventa esattamente anche debole.
Pregare non serve!
Nei vangeli la questione è riportata solo il Luca…
Solo che non è una “preghiera”, ovvero una supplica, ma è una sorta di “Richiesta Ufficiale”, leggendo il testo del Padre Nostro lo si vede chiaramente, non è fatta a caso, è fatta dal Figlio.
Non dal buono e dall’onesto”, è il Figlio che richiede: pane, giustizia reciproca, e assenza di tentazione.
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Insomma un tipo di indicazione diversa da quella degli “alternativi” che vi esortano a pregare.
Non c’è bisogno di pregare, deve piuttosto esserci la richiesta continua.
E ci deve essere anche la comprensione continua della “giustezza della richiesta” e del suo doveroso soddisfacimento”.
In questo senso il debole non ottiene soddisfacimento, per via della sua indole debole.
Il forte persegue le sue richieste, non il buono, o l’onesto, e ottiene soddisfazione, la sua richiesta viene soddisfatta.
Non raccontatemi che è la legge dell’attrazione, per favore, non c’è quella roba li, c’è esattamente l’opposto!
Quel che temi è quel che chiedi!
Quindi? Siamo indifesi?
No, siamo invincibili, ma dovete fare le richieste giuste, per esempio:
SE MORISSERO LORO?
SE MORISSERO PRESTO?
Questo dovete fare, però girati di schiena!

