Un fatto inoppugnabile: NON VALE UN CAZZO!
La Costituzione, che ci rompevano i coglioni , che ce la ricordavano da mattina a sera e poi dalla sera alla mattina…
Valeva per gli immigrati, vale per gli immigrati, ma non vale un cazzo per gli italiani.
Ma è cosi per i Codici Civili e i Codici Penali…
Insomma, la situazione è ormai fuori da ogni ambito legale.
In termini di Ordinamento giuridico, viene stabilita la graduatoria delle Leggi…
Il Greenpass?
E’ la legge italiana a stabilire che è decaduto, è nato già decaduto per via della graduatoria…
Capite bene cosa implica questo?
Implica che un Presidente della Repubblica come quello attuale ha compiuto un atto eversivo?
Si, cosi è stato.
Oggi, i codici non valgono più, la piramide delle leggi è capovolta!
Come in un esercito ci sono dei gradi (c’è un generale che sta sopra il colonnello, il tenente e il maggiore e questi ultimi stanno sopra il capitano e il sottotenente, e così via), anche le nostre leggi hanno una gerarchia. Questa gerarchia è chiamata appunto piramide delle fonti e vede al proprio vertice i principi fondamentali della Costituzione (costituita dai primi 12 articoli). Questi non possono essere mai modificati, neanche con un procedimento di revisione della Costituzione stessa.
Nella “graduatoria” di importanza delle fonti del diritto (ossia delle leggi) troviamo, subito dopo i principi fondamentali, tutte le altre norme della Costituzione che, come detto, sono sì rigide ma non perciò immodificabili (lo sono attraverso il meccanismo dell’articolo 138 della Costituzione). Allo stesso livello ci sono le cosiddette leggi costituzionali che sono quelle approvate dal Parlamento ma con lo stesso meccanismo necessario a modificare la costituzione e che, pertanto, assumono una forza particolare.
Seguono poi le norme dell’Unione Europea che abbiamo deciso di rispettare e che, indirettamente, sono richiamate dalla Costituzione. L’articolo 11 infatti consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, limitazioni alla sovranità nazionale necessarie per assicurare una pacifica coesistenza tra le Nazioni.
Ci sono poi le leggi nazionali che sono quelle approvate dal Parlamento e dal Governo (in quest’ultimo caso si chiamano decreti legge e decreti legislativi).
Secondo le leggi regionali e, infine, i regolamenti ministeriali.
Come funzionano le fonti del diritto? La regola è molto semplice: la legge posta al vertice posta al vertice risulta quella più importante, mentre quelle situate ai piani inferiori devono conformarsi a quelle collocate ai piani superiori. Mai una legge regionale potrebbe derogare a una legge statale, così come mai una legge del Parlamento potrebbe contenere dei principi contrari alla Costituzione. Un decreto ministeriale che regoli e attui una legge non può prevedere dei principi differenti rispetto alla legge stessa. E così via.

Ora, capite bene?
La Costituzione vieta tutti i DPCM e I DL emanati in questi ultimi due anni. Emergenza o meno.
La normativa UE ha determinato che non ci possa essere discriminazione…
Quindi?
Quindi niente, “la più bella der monno” è solo uno spot, è in realtà un cesso.
Sevedeva proprio…


Ma cosa succede a un legislatore/i, se fa una legge che viola la costituzione? Nulla, esattamente nulla. La legge diventa incostituzionale e va cambiata, dopo mesi o anni. Il generale lo fucilano o gli tolgono i gradi, mentre il legislatore, ti ha rovinato e può continuare a farlo, con un altra legge.
Solo un meraviglioso tsunami socio politico puó rimettere questo Stato in carreggiata.
Non ci sono altre alternative.
D’altronde abbiamo sopportato abbastanza, é ora di dire BASTA, ma seriamente.
Questa tirannia , nata l’8settembre1943 , e gestita da lobby internazionali , deve finire o per I nostri figli e nipoti non ci sarà FUTURO.
27022022h0908