Visa e Mastercard che, per dare retta a quattro coglioni, si sono giocati un mercato di 3 miliardi di persone (India, Cina, Russia e altri). Ma non erano aziende su cui investire a occhi chiusi? Peraltro quotate in borsa…
Pensa agli azionisti…
Cos’è che davvero sta accadendo?
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Gli investitori sono preoccupati per la protezione dall’insolvenza per le obbligazioni russe Il valore del debito è crollato, ma le sanzioni significano che i prodotti simili alle assicurazioni potrebbero non pagare Manifestanti contro la guerra a Caracas, in Venezuela, venerdì. Alcuni trader di CDS guardano al default del Venezuela come modello per ciò che potrebbe accadere in Russia © REUTERS
I prezzi dei 39 miliardi di dollari di titoli di Stato russi denominati in dollari sono crollati la scorsa settimana a seguito delle sanzioni occidentali che hanno di fatto tagliato fuori i mercati del paese dal sistema finanziario globale. Anche i credit default swap – derivati che agiscono come un’assicurazione contro il mancato pagamento di questo debito – sono aumentati, ma le mosse sono state inferiori a quelle osservate nel mercato obbligazionario. Investitori e analisti affermano che la discrepanza rivela crescenti preoccupazioni sul fatto che le sanzioni alla Russia interferiranno con il meccanismo di regolamento dei contratti CDS, lasciando potenzialmente di tasca propria gli investitori che li hanno usati come copertura per le loro perdite sulle obbligazioni inadempienti. “Siamo fermamente convinti che [la Russia] non pagherà”, ha affermato Marcelo Assalin, responsabile del debito dei mercati emergenti di William Blair. “Ma il mercato è totalmente disfunzionale. Il problema che dobbiamo affrontare è che i CDS implicano un valore di recupero non realistico”. I CDS quinquennali della Russia sono ora scambiati a circa 45 punti percentuali in anticipo, un livello che implica che gli investitori possono aspettarsi di ricevere più di 50 centesimi per dollaro in una ristrutturazione del debito estero della Russia. Il prezzo delle obbligazioni stesse, tuttavia, intorno ai 20 cent sul dollaro indica un esito molto meno favorevole per i possessori. La questione potrebbe arrivare al culmine se la Russia non effettuerà il prossimo pagamento degli interessi sul suo debito in dollari il 16 marzo, cosa che gli investitori considerano sempre più probabile. Mosca questa settimana ha pagato gli interessi sul suo debito denominato in rubli – che non è coperto dai CDS – ma ha affermato che il denaro non raggiungerà detentori stranieri, citando il divieto della banca centrale di inviare valuta estera all’estero. Alcuni trader temono persino che gli swap possano finire per non pagare nulla, emulando precedenti incidenti di CDS come la società di autonoleggio Europcar nel 2021 e il prestatore olandese SNS Reaal nel 2013. Gli analisti di JPMorgan affermano che la piccola stampa di parte del debito potrebbe significare che le obbligazioni sono oltre l’ambito dei CDS in caso di insolvenza. Sei delle obbligazioni russe da 15 dollari contengono un “meccanismo di ripiego” che consente a Mosca di rimborsare in rubli anziché in dollari o euro.
Cosi la Russia pagherà in Rubli?
E’ come dire… una inculata pazzesca!