La comunità internazionale?

Cosi, dopo la prova di forza esibita da Nancy Whisky a Taiwan, adesso appaiono le conseguenze:
Ha partecipato a una sessione sulla cooperazione commerciale Russia-Cina. Secondo un insider del settore finanziario, la Cina sta ora creando l’infrastruttura di società (commerciali, bancarie, assicurative, ecc.) dedicate esclusivamente a trattare con i paesi sanzionati, in particolare la Russia.
Cosi sta andando, a puttane…
Per l’occidente, si intende! L’ ideologia green, la più grande puttanata mai concepita, adesso mostrerà tutta la sua infondatezza ma soprattutto il fatto che siamo dalla parte sbagliata della “comunità internazionale”!
Lo so che l’avevo già postato, nei commenti c’era un signore che faceva notare come lo stock exchange della Borsa di Mosca fosse uno dei peggiori.
E’ questo il punto: dal punto di vista occidentale, ma che accade adesso?
Ci sono implicazioni colossali in questa operazione…
Le due potenze Russia e Cina scambiano sulla base monetaria dello Yuan!
Bloomberg, se ne accorge, alla fine di maggio:
Coglie subito la questione: è in atto una dedollarizzazione.
Ogni soldo tradato è un soldo risparmiato, nel senso che non gira più attraverso la trasformazione in dollari.
Ma il colpo mortale al dollaro è stata l’idea, suggerita da Draghi, di confiscare il debito Usa di proprietà della Russia. Il mondo intero ha capito il pericolo che stava correndo chiunque tradasse in dollari.
L’India in primis, con l’accordo per il cemento…
Ma poi a cascata i paesi arabi, il Brasile, il Messico, gli Emirati arabi, il Sudafrica, l’Africa in generale…
Ma in particolare, la questione della vendita del petrolio è più che mai sotto i riflettori.
Secondo il Wall Street Journal, l’Arabia Saudita stava valutando la possibilità di accettare yuan invece di dollari USA per la vendita di petrolio.
Ma oltre a questo, l’alluminio, il ferro, il rame, insomma, la faccenda è seria.
Anzi serissima:
Hanno creato un FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE in Yuan…
Ora, a seguito della provocazione dell’ubriacona
La Cina afferma che sta annullando o sospendendo il dialogo con gli Stati Uniti su questioni che vanno dal cambiamento climatico alle relazioni militari e agli sforzi contro la droga.
Annullato anche il dialogo tra comandanti di area e capi dipartimento della difesa, insieme ai colloqui sulla sicurezza marittima militare.
Sospese anche la cooperazione in materia di rimpatrio degli immigrati clandestini, indagini penali, criminalità transnazionale, droghe illegali e cambiamenti climatici.
Le misure annunciate venerdì sono le ultime di una serie di misure promesse volte a punire Washington per aver consentito la visita del presidente della Camera, Nancy Pelosi, nell’isola che rivendica come proprio territorio da annettere con la forza, se necessario.
La Cina sta svolgendo minacciose esercitazioni militari in sette zone al largo delle coste di Taiwan.
Naturalmente c’è sempre il discorso: Se non vende all’occidente, la Cina finisce in due mesi… Cosi ti rispondono sui social.
Forse è vero anche il contrario: Se la Cina non prende la nostra moneta in cambio di merce, anche l’occidente fallisce in tre, due, uno…
Svegliati!