Sono in ritardo mentalmente…

Sono cambiati i tempi!

E’ questa l’amara sorpresa che le elites stanno scoprendo…

In Francia, il sistema di controllo, svolto dalle tv a reti unificate, ha perso! L’informazione, a livello mondiale gestita dagli ebrei, è al collasso di credibilità. Lo si è visto durante le ultime due settimane con i “gilet  gialli”,  hanno cercato e cercano di veicolare il messaggio che la protesta è spropositata in quanto, secondo i media di regime, non si mette a soqquadro una nazione per un aumento di 10 centesimi della benzina.

Questa è la tesi degli struzzi o meglio di quegli stronzi sorosiani, che infestano oggi le redazioni.

La protesta NON E’ per l’aumento della benzina, è per i salari da fame, per la disgregazione del tessuto sociale, per il collasso della qualità della vita, per l’assenza di un futuro miglioramento.

Ecco, è la “percezione emotiva” di essere senza via d’uscita, che impone e imporrà al bianco occidentale di agire.

L’azione è e deve avvenire adesso!

Questo sentimento si propaga come un onda nelle coscienze del bianco…

Se osservate le immagini, non ci sono altro che bianchi, francesi veri.

Non è più una “vecchia lotta di classe”, non è operai contro padroni, è qualcosaltro.

L’uomo bianco è capace di tagliare la testa ai re! E’ la storia a dirlo!

In Francia, cosi come in Germania, Belgio, e fra poco in Inghilterra, i governi vengono ormai percepiti come “nemici”.

Non importa più se intervengono incidenti, causati da servizi segreti e come nel caso dei disordini nell’ultima manifestazione a Parigi, il francese medio sa che sono opera di questi, li ha messi in conto.

Macron ha infiltrato agenti spaccatutto nella manifestazione Gilet Gialli…

Il tam-tam via facebook, twitter, instgram, via telefonini, i-phon, I-pad…

Non si ferma!

Macron, il candidato infame, è stato lo schiaffo peggiore ai francesi.

Dopo Hollande, con quel suo fisico a forma di fiasco, adesso questo pedofilo omosex a capo di quella che fu la Francia dei Re Sole e di Bonaparte, e di Carlo Martello…

Che schifo…

Ce l’ho anch’io il gilet giallo, che credete?

 

Di Franco Remondina

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