E’ l’amara verità con cui si confronta chi si è vaccinato…
Parafrasando il poeta Ungaretti i vaccinati assumono un atteggiamento controverso, cioè preferiscono non entrare nel merito di quel che è successo.
L’atteggiamento è questo: “Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare.”
Non hanno voglia di pretendere di sapere, hanno tanta stanchezza sulle spalle…
Eppure, quella stanchezza, quella voglia di nascondere la polvere sotto il tappeto, non fa migliorare le cose.
Troppi ragazzini morti, troppi giovani, troppi ventenni, trentenni, quarantenni, cinquantenni, troppi…etc, morti in un modo così inconsueto da suscitare continuamente il tarlo.
Ci sono profili su X , su Telegram, facebook, giornali locali che riportano le notizie che la grande stampa rifiuta di pubblicare.
Venduta!
Corrotta col ricatto delle inserzioni pubblicitarie, così come i politici, i medici, le associazioni sono stati corrotti con le prebende dell’industria del farmaco.
Ai vaccinati non viene reso neppure l’onore delle armi.
Hanno combattuto contro chi cercava di farli ragionare, volevano che chi dubitava venisse escluso dalla società, volevano il carcere, il silenzio della ragione.
Adesso muoiono come mosche…
Era loro “dovere” morire per i miliardari, morire perchè eravamo in troppi.
Non c’è alcun onore delle armi.
Non vado oltre con le note di cronaca, ma basta cercare e è sconcertante quante se ne trovano…
Una vergogna intellettiva paragonabile solo al culto suicida di alcune sette.
Ha detto “sette”? Ok, allora: otto, nove , dieci , undici…
Sono messi cosi’, ma stanno come d’autunno, sugli alberi le foglie.
Di Franco Remondina
