Sviluppo del domino

Il recente accordo tra Iran e Arabia Saudita attraverso un garante come la Cina, porta a una sorta di cambio delle caselle del domino.
Lo si vede con il Marocco e con tutti gli altri stati del Nord Africa.
Naturalmente gli arabi hanno sempre detestato gli ebrei, ma essendo persone pratiche, capivano che i tentacoli ebrei arrivavano fini agli US, per questo motivo accettavano il domino ebreo.
Il Marocco aveva una questione, quella dell’instabilità sub-sahariana

contesto storico:

Per gran parte degli ultimi 1000 anni i sultani marocchini hanno governato territori molto più grandi dell’odierno Marocco. (Certo, la parola “governato” significava qualcosa di diverso allora rispetto a adesso; per la maggior parte della storia, il territorio di un sovrano era costituito da tutto ciò che era alla portata dei suoi esattori delle tasse, il che creava confini fluidi che periodicamente si espandevano e si contraevano in varie direzioni.)

Al suo apice, uno stato marocchino – l’impero dei Murabitun (Almoravidi) – comprendeva la maggior parte degli odierni Marocco, Spagna, Portogallo e Mauritania e parte dell’Algeria. Un altro Marocco ancora più grande, governato dai Muwahiddun (Almohadi), comprendeva metà della Spagna e del Portogallo e praticamente tutte le parti popolate degli odierni Marocco, Algeria, Tunisia e Libia.

Allora che fine ha fatto il Grande Marocco (al-Maghreb al-Kabir), che in inglese è chiamato il Grande Maghreb, un termine che comprende ancora tutto il Nord Africa a ovest dell’Egitto? Risposta breve: è stato distrutto dall’Europa, che è salita al dominio del mondo negli ultimi cinque secoli.

Prima venne la reconquista: la conquista cristiana e la pulizia etnica di Spagna. Sebbene cristiani ed ebrei avessero vissuto felicemente e prosperamente nella Spagna islamica, i nuovi governanti cristiani dopo il 1492 non furono così tolleranti. “Convertiti o muori” non è mai stato uno slogan dei musulmani, che sono vincolati dal dettato coranico “nessuna costrizione nella religione”.* Ma è stato spesso uno slogan dei cristiani… compresi quelli che hanno espulso i musulmani e gli ebrei dalla Spagna . (La maggior parte è andata in Marocco, che li ha accolti a braccia aperte… l’inizio di una tradizione di ospitalità che continua ancora oggi, con il Marocco che è l’unico paese africano che accetta i rifugiati.

Passato il colonialismo, il Marocco è stata l’unica parte del Grande Maghreb che è riuscita a preservare la sua millenaria identità nazionale.

Dopo che la rivoluzione algerina espulse i francesi nel 1962, il Marocco e l’Algeria iniziarono a giocherellare su dove finiva un paese e iniziava l’altro. La posizione del Marocco era basata su un’identità storica di lunga data. La posizione dell’Algeria era: “Tutto ciò che i francesi hanno ritagliato e poi alcuni appartengono a noi”. Nell’interesse della solidarietà con i rivoluzionari algerini, che i marocchini avevano sostenuto nella lotta contro i francesi, il Marocco cedette di fatto quelle che avrebbero potuto essere le sue pretese su gran parte dell’Algeria.

Entro la metà degli anni ’70, la Spagna era pronta a ritirarsi dalla maggior parte delle sue ex colonie, inclusa quella parte del Marocco occupata dagli spagnoli nota come Sahara spagnolo. La domanda era: cosa sarebbe successo quando la Spagna se ne fosse andata?

Il 6 novembre 1975, rispondendo all’appello del re Hassan II, trecentocinquantamila marocchini disarmati si radunarono nella città di confine di Tarfaya. Quando il re ha dato il segnale, i marocchini hanno ignorato le minacce dell’esercito spagnolo e hanno marciato pacificamente attraverso il confine. Portando Corani, bandiere marocchine, cartelli e striscioni che chiedevano il ritorno del Sahara marocchino, i Marciatori Verdi hanno cambiato in modo nonviolento la mappa politica del mondo. 
Se la Spagna si ritirò, l’Algeria e il Polisario non si sono tirati indietro. Ne seguì una brutta guerriglia fino al 1990 circa. Da allora l’argomentazione politica si è gradualmente spostata a favore del Marocco.

Ecco spiegato l’atteggiamento del Marocco verso Israele, gli serviva per ratificare a livello internazionale quei territori.
Gli US hanno riconosciuto al Marocco quei territori e questo ha chiuso la questione.
Ma che cosa accade adesso, cioè dopo l’accordo tra Iran e Arabia Saudita?
C’è un problema grande, cioè quello dell’opinione pubblica marocchina, algerina, libica, tunisina, egiziana, che è tutta dalla parte dei palestinesi e contro Israele, poi la religione è quella islamica, l’accordo tra Iran e Arabia viene a rompere le ragioni del “vecchio ordine basato sulle regole”, rompe anche lo schema del “dividi et impera” tanto caro ai sionisti, se due nazioni con ideologie contrastanti e lingue e culture molto diverse, possono farcela, perché il Marocco e l’Algeria, con le loro lingue e culture molto simili non dovrebbero?
Il mondo basato sulle regole è in realtà basato su una sola regola, quella di mettere gli stati uno contro l’altro.
Quello che sta arrivando è il mondo della collaborazione?

Di Franco Remondina

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