Taroccano i dati, altro che ecosostenibile…

Che il “green” non sia davvero green?
In effetti è cosi, con conseguenza spiacevoli sulla società e di riflesso anche sul futuro della società.
Il rimbambimento indotto attraverso “la macchina del consenso” ipotizzata da Chomsky, cioè media e tv e opinionisti e influencer, oltre a università e politica e chiesa…

https://public.substack.com/p/solar-panels-more-carbon-intensive

I pannelli solari producono una quantità di carbonio tre volte maggiore rispetto a quanto dichiarato dall’IPCCS

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Ecoinvent, il più grande database mondiale sull’impatto ambientale delle energie rinnovabili, non dispone di dati provenienti dalla Cina, anche se produce la maggior parte dei pannelli solari del mondo.

Lo scorso agosto, in una fusione tra “The Green New Deal” e “Build Back Better”, l’ Inflation Reduction Act del presidente Joe Biden Inflation Reduction Act ha regalato all’industria delle energie rinnovabili, miliardi di dollari di sussidi finanziati dai contribuenti.

Ciò di cui pochi sostenitori del disegno di legge si rendevano conto era che il maggior beneficiario sarebbe stato probabilmente la Cina a causa della sua presa espansiva sul settore solare fotovoltaico (PV) globale. Peggio ancora, potrebbe finire per indirizzare erroneamente gli sforzi mondiali in materia di energia pulita verso tecnologie energetiche più sporche di quelle apprezzate a causa della continua dipendenza del Paese dall’energia alimentata a carbone.

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I pannelli solari producono una quantità di carbonio tre volte maggiore rispetto a quanto dichiarato dall’IPCCSolar Panels Are Three Times More Carbon-Intensive Than IPCC Claims
Ecoinvent, il più grande database mondiale sull’impatto ambientale delle energie rinnovabili, non dispone di dati provenienti dalla Cina, anche se produce la maggior parte dei pannelli solari del mondoEcoinvent, the world’s largest database on the environmental impact of renewables, has no data from China, even though it makes most of the world’s solar panels

COLONNA CPC. P. COLUM ANDE LEA BOOTHLEA BOOTH
24 AGOSTO 202324 LUG 2023

I camion da trasporto trasferiscono carbone grezzo in pozzi profondi fino a 200 metri nel bacino orientale di Junggar il 4 luglio 2018, nella prefettura autonoma di Changji Hui, Xinjiang Uyghur Autonomo della Cina. Il bacino orientale dello Junggar, uno dei più grandi giacimenti carboniferi dello Xinjiang, prevede riserve di carbone di 390 miliardi di tonnellate. (Foto di Liu Xin/China News Service/Visual China Group tramite Getty Images)Transport trucks transfer raw coal in pits as deep as 200 meters at the East Junggar Basin on July 4, 2018, in Changji Hui Autonomous Prefecture, Xinjiang Uyghur Autonomous of China. The East Junggar Basin, as one of the largest coalfields in Xinjiang has predicted coal reserves of 390 billion tons. (Photo by Liu Xin/China News Service/Visual China Group via Getty Images)
Questa indagine è stata condotta in collaborazione con This investigation was done in collaboration with Environmental Progress Environmental Progresse and The Blind SpotThe Blind Spot
Lo scorso agosto, in una fusione tra “The Green New Deal” e “Build Back Better”, l’ Last August, in an amalgamation of “The Green New Deal” meets “Build Back Better,” President Joe Biden’sInflation Reduction Act del presidente Joe Biden Inflation Reduction Actha regalato all’industria delle energie rinnovabili miliardi di dollari di gifted the renewables industry with billions of dollars worth of taxpayer-fundedsussidi finanziati dai contribuenti subsidies..

Ciò che pochi sostenitori del disegno di legge si rendevano conto era che il maggior beneficiario sarebbe stato probabilmente la Cina a causa della sua presa espansiva sul settore solare fotovoltaico (PV) globale. Peggio ancora, potrebbe finire per indirizzare erroneamente gli sforzi mondiali in materia di energia pulita verso tecnologie energetiche più sporche di quelle apprezzate a causa della continua dipendenza del Paese dall’energia alimentata a carbone.What few backing the bill realized was that the largest beneficiary would likely be China due to its expansive grip on the global solar photovoltaic (PV) industry. Worse than that, it might end up misdirecting the world’s clean energy efforts into dirtier than appreciated energy technologies because of the country’s ongoing dependence on coal-fired energy.

Le informazioni portate alla luce da Information unearthed by Environmental Progress Environmental Progress, un’organizzazione di ricerca senza scopo di lucro, indicano una lacunosa svista sul modo in cui le cifre che influenzano la politica governativa di zero emissioni e gli investimenti nel solare in tutto il mondo vengono compilati e raccolti a causa della difficoltà di raccogliere informazioni accurate dalla Cina, in particolare per la purificazione. processi utilizzati per creare wafer di silicio.

La chiave per risolvere questo punto cieco è che un piccolo numero di compilatori di dati fornisce il materiale di partenza per la maggior parte delle valutazioni. E molti, se non tutti, lavorano in collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA). L’industria invia volontariamente i dati in risposta a sondaggi accademici. La natura e il profilo degli intervistati non vengono mai rivelati pubblicamente, pertanto esiste il rischio che si sviluppino conflitti di interessi.

Un ulteriore enigma è il modo in cui questi dati confluiscono in un’organizzazione chiamata Ecoinvent, un’organizzazione no-profit con sede in Svizzera fondata nel 1998 che si autodefinisce “il database di inventario del ciclo di vita più coerente e trasparente al mondo”. Questi dati sono utilizzati dalle istituzioni di tutto il mondo, tra cui l’IPCC e la stessa IEA, per calcolare le loro proiezioni sull’impronta di carbonio, incluso il sesto rapporto di valutazione pubblicato di recente, nel marzo 2023

Sulla base di tali dati, l’IPCC afferma che il solare fotovoltaico è pari a 48 gCO2/kWh. Ma, come vedremo di seguito, una nuova indagine avviata dal ricercatore italiano Enrico Mariutti suggerisce che il numero è più vicino tra 170 e 250 gCO2/kWh, a seconda del mix energetico utilizzato per alimentare la produzione fotovoltaica. Se questa stima fosse accurata, il solare non reggerebbe il confronto con il gas naturale, che è di circa 50 gCO2/kWh con la cattura del carbonio e tra 400 e 500 senza.

Gran parte dei dati sull’intensità di carbonio dalla culla alla tomba da cui i governi dipendono per orientare gli impianti fotovoltaici sono invece basati su ipotesi di modellizzazione che probabilmente hanno gravemente sottostimato – se non inventato – le emissioni di carbonio del solare perché non possono ottenere informazioni dai produttori cinesi.

l’IEA prevede che la Cina continuerà a dominare la produzione di energia solare, realizzando oltre il 50% dei progetti solari fotovoltaici a livello globale entro il 2024. Questa traiettoria è particolarmente preoccupante dato che la Cina già controlla la maggior parte della produzione di pannelli solari.


Insomma è tutto organizzato, basato su menzogne e pianificato.
E’ diretto contro gli occidentali!
Guardate qui sotto

E’ la produzione di petrolio, e se non bastasse ecco la situazione del carbone

Inoltre

E’ proprio una economia “al verde”, la nostra!
Imbecilli che credono di salvare il pianeta!

Imbecilli d’occidente uniti nella lotta a diventare miserabili,

Di Franco Remondina

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