Una grande lezione!

Far-falla.com non considera il fenomeno calcio come fattore importante, semmai come appendice necessaria, pretesto per sfoghi, per reazioni controllate…

In questo senso le lamentazioni sul razzismo negli stadi, sono ridicole! Anzi, dannose!

Le avessero ignorate, almeno avremmo avuto una valvola di sfogo. Invece, l’intera categoria di giornalisti, che, ricordo sono tutti prezzolati, in ogni parte del mondo occidentale, ricevendo ordine di blandire i “razzisti” esegue meccanicamente il compito, come il tuo navigatore… Ecco, l’esempio è calzante, hanno il navigatore inserito, ma non aggiornato…

Quello che vedete sopra è il messaggio inviato da Stephen Zhang, 29 anni Presidente dell’Inter.

E’ un messaggio fantastico, che ci permette di capire tante cose, innanzitutto il tono del messaggio è “adeguato”, Zhang si rivolge a Del Pino come ritiene di doversi rivolgere a un deficiente, falso, servitore che dice stupidaggini.

In Cina si viene educati al rispetto della forma, quindi perchè Zhang si esprime in tal modo?

E’, dal punto di vista di Zhang, quello di Del Pino una mancanza di rispetto da parte di un “galoppino”…

Per questo gli emoticon con la faccia da clown!

Zhang può essere un buono o cattivo presidente dell’Inter FC, di certo però viene dauna nazione, la Cina dove PRIMA dei galoppini , dei burocrati, viene il rispetto dovuto a chi ti paga!

Certo da noi avviene l’opposto, il burocrate, nullaproducente, peso sociale e statale, viene elevato al rango di plenipotenziario. Beh, in Cina il burocrate deve essere coerente con le linee decise e concertate tra i veri padroni del calcio, i presidenti dei club.

Zhang si è sentito insultato e ha risposto.

Ha finalmente detto quel che si pensa della federazione itagliana gioco calcio.

Naturalmente lo spoil system gestito dalla famiglia Agnelli, che comprende tutti i giornalisti delle tv e in quasi tutti i giornali è insorto.

Solo per aver preteso il rispetto dai burocrati italiani, Zhang è un grande!

Il calcio è marcio grazie al silenzio!

Di Franco Remondina

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