Una ipnosi partita da lontano!

L’ipnosi rimane per lo più un campo di investigazione sconosciuto.
Diciamo che non c’è nulla di cosi poco conosciuto, anche dagli specialisti, come l’ipnosi.
Cercherò quindi di essere sintetico.
Cosa è l’ipnosi? E’ l’osservazione ossessiva di ciò che consideriamo “non noi”.
Di fatto siamo attratti dal non noi.
La fase ipnotica comincia già nel grembo materno…
Tutto è ipnosi, perchè funzioniamo cosi. L’osservazione del “non noi” è quel che può essere definito l’ossessione del Sapiens.
L’intelligenza di cui siamo dotati agisce in un solo modo, cioè con una sola modalità: cerca costantemente la “diversità”.
E’ su questo che l’intelligenza è impegnata.
Ora, con l’avvento degli smartphone, dei social, di Facebook, il “non noi” ha subito una evoluzione davvero incredibile, non è più lo spazio che c’è fuori di te, è un nuovo spazio, quello informatico.
Il mondo dei gruppi social, degli “amici” virtuali. Hai un sacco di amicizie su Facebook, che diventano il tuo mondo.
E’ li che ricevi i complimenti, i like…
Naturalmente, senza che te ne accorgi, l’intelligenza diviene attenta a quello spazio.
La rinuncia al vecchio mondo è nei fatti.

Lo si vede nei giovani.
La fissità dello sguardo produce di fatto uno scarso interesse per ogni altro “raggio di osservazione”.
L’ho fatta semplice, ma è semplice! Se prima c’era una realtà, adesso c’è ancora una realtà, ma è quella virtuale.
Una volta che hai dato il contentino, adesso è venuto il momento di usare questa ipnosi per ottenere il risultato desiderato.
E’ per questo che le cosiddette Community hanno di fatto promulgato la Censura.
Non ci deve essere libertà di pensiero nei social.
Siamo al pensiero collettivo, il comunismo della Community, o sei con noi o fuori dai coglioni!
La prassi del Covid ha inaugurato la pratica ipnotica come mezzo di controllo sulla massa.
Avendo amicizie virtuali, l’individuo resta isolato nei fatti.
E’ da solo!
Tende a legarsi con il collettivo, qualunque cosa sia, per non essere e venire isolato.
Tutto diventa virtuale… si vaccinavano per difendere anche te, era lo slogan virtuale… mica gli interessava di difendere te…
Andrà tutto bene! Era la parola d’ordine che loro ripetevano alle amicizie virtuali…
Ma ognuno di questi, era ed è solo.
Durante la pandemia si assisteva a cose incredibili, si erano vaccinati per te, ma ti odiavano se non la pensavi come loro.
E’ il collettivo ciò che conta, perchè è l’unica cosa che c’è, per loro.
Conta il collettivo!

durante la crisi del coronavirus tutti parlavano di solidarietà, ma la gente accettava che se qualcuno avesse avuto un incidente per strada, non era più consentito aiutare quella persona a meno che non avessi una mascherina chirurgica e guanti a tua disposizione, ma anche peggio, le persone accettavano che se il padre o la madre stavano morendo, non era loro permesso visitarli.

L’ ‘atmosfera radicale e paranoica in cui le persone non si fidano più l’una dell’altra e in cui le persone sono disposte a denunciare i propri cari al governo, perchè il governo rispetta i canoni del discorso della Community.
Avete notato che dicono tutti le stesse cose?
Ecco!
Cosi, non importa se crepano i loro figli, ciò che conta è la Community.
Sono solidali con la Community, non con gli individui!

Ecco perchè si deve fare la vera informazione dei morti a causa della vaccinazione, ecco perchè vanno ridicolizzati a più non posso!
Sono isolati nella superstizione, sono cretini per ordine della Community…

Di Franco Remondina

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