Una percettibile atrofia

La trappola in cui è caduto l’occidente?
E’ quella dell’intelligenza artificiale!
Non esiste una Intelligenza artificiale, quello che viene chiamato IA è solo un inganno, una autentica presa per il culo di ciascuno verso la propria intelligenza.
L’IA è il dio del nuovo culto e il prodotto di un culto sono i fedeli, cosi il progresso diviene regresso, ai fedeli basta chiedere e il nuovo dio informatico, risponde!
In breve tempo si viene a costruire una modalità del tipo pavloviano e la persona in genere, trasforma questa modalità in automatismo.
Ma che succede alla persona?
In breve tempo si trasforma, il movimento degli occhi cambia.
Gli occhi sono l’equivalente del mouse del PC, l’automatismo creato dal culto dell’ IA, di fatto riduce il campo di movimento del mouse.
La corteccia cerebrale viene cosi assoggettata a un tipo di modalità a “macchia di leopardo”, le macchie ricevono meno ossigenazione per via del minore utilizzo.
Atrofia!
Atrofia cerebrale.
Ciò che viene perso è la capacità di accesso al ragionamento complessivo, permane il ragionamento a isola, cioè quello che include il comportamento abituale, ma la capacità di astrazione viene persa.
Inizialmente è l’IA che dipende dal nostro ragionamento, ma rapidamente accade l’inversione, noi dipendiamo dall’IA.
Questo è dovuto a quelle macchie di leopardo, la memoria a breve termine comincia a deteriorarsi, ma poi inesorabilmente anche quella basale, cioè informazioni come le tabelline, che erano il nostro programmino veloce per far di conto, comincia a avere malfunzionamento.
Il linguaggio diventa un linguaggio molto basico, pochi vocaboli, ancor meno sinonimi, specie in gente laureata, visto che da un contadino ti aspetti questo, l’anomalia è che la differenza del bagaglio lessicale tra contadino e laureato è oggi molto meno marcata che trent’anni fa.
Anzi, nel campo del far di conto, il contadino è almeno alla pari, se non in vantaggio.
L’IA è un progresso?
In termini antropologici è un progresso regressivo.
Tradotto nel linguaggio di trent’anni fa si direbbe che i laureati d’oggi, il progressista di oggi sia incredibilmente più stupido.
Infatti è cosi!
Chi ha il possesso di quella IA?

Da quando questa gente ha a cuore il progresso evolutivo delle persone?
Se la rendono disponibile sui telefonini, è per il tuo personale progresso?
Ecco, se la risposta del progressista è “si”, capisci che è sulla via del cretinismo intellettivo e sicuramente affetto da atrofia cerebrale.
La messa è finita, andate in pace a fare in culo!

Di Franco Remondina

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