Louis Pasteur riusci’ a convincere l’allora comunità medica scettica, che i germi contagiosi causano malattie; la sua “teoria dei germi” ora serve come spiegazione ufficiale per la maggior parte delle malattie. Tuttavia, nei suoi diari privati afferma inequivocabilmente che in tutta la sua carriera non è stato in grado di trasferire malattie con una coltura pura di batteri (ovviamente non era in grado di purificare i virus in quel momento). Ha ammesso che l’intero sforzo per dimostrare il contagio è stato un fallimento, portando alla sua famosa confessione sul letto di morte che “il germe non è niente, il terreno è tutto”.
Ma il fatto che la comunità medica fosse scettica. dice tante cose.
Come sapete non esistono i virus…
Ah, non lo sapete?
E’ che vi hanno fatto il lavaggio del pensiero, ma ricordate bene una cosa: devono avvisarvi che c’è il contagio!
Sempre!
E’ una sorta di induzione ipnotica, un messaggio ripetuto.
Lo rivestono di ufficialità con i Tg, è una notizia del Tg.
E siccome l’annuncio non basta, c’è pure il servizio video. In quel servizio compare sempre l’ospedale e compaiono sempre persone con un camice bianco, poi ambulanze e pronto soccorso.
Paradossalmente l’influenza è diventata “influenza” per effetto della radio e della Tv.
E’ quindi una influenza mentale?
Si, è strutturata sulla empatia sociale, cioè “tutti sentono la notizia”.
Ma ovviamente non tutti prendono l’influenza.
Quindi parte il supporto dei giornali con titoli dl tipo


Immancabilmente arrivano le foto dei termometri
I servizi su tutte le riviste glamour dl parrucchiere e i servizi informativi sui siti web.
Ma il punto vero è sempre la comunicazione.
Senza che le persone vengano avvisate che c’è , l’influenza non ci sarebbe!
La funzione della radio e poi della televisione è basilare!
Mi viene sempre in mente una storiella, questa:
Un santone itinerante si stava recando presso un santuario in India, procedeva recitando le proprie giaculatorie appoggiandosi al classico bastone e ascoltando il ritmico rumore della ciotola, che gli serviva per contenere le offerte, che sbatteva sul legno ad ogni passo.
Ad un incrocio vide provenire da sinistra una figura scura, era la morte!
Quando essa si avvicinò, il santone chiese “sei venuta per me?”
“No” rispose la morte, “sto andando a Calcutta a fare duemila morti, per il colera”
Rassicurato da questo il santone disse “allora vai”.
Cosi si salutarono e ognuno prosegui per la propria strada,
Mesi dopo, ad un incrocio si rincontrarono, il santone apostrofò la morte: “sei solo una schifosa mentitrice”, disse i santone alla morte.
“Perchè mi accusi cosi?
“Quando ti ho incontrato l’ultima volta, mi hai detto che stavi andando a Calcutta a fare duemila morti di colera, invece sono venuto a sapere che i morti sono stati centomila”
“Ti sbagli” disse la morte, ” io non sono una mentitrice. Ti avevo detto che andavo a Calcutta a fare duemila morti di colera e cosi ho fatto!”
“Ma allora gli altri 98 mila?” chiese il santone?
“Sono morti per paura del colera”.
E’ cosi, che vanno le cose…
Ma credete pure alla scienza!

