UNO VALE UN(DIGIUN)O

Queste elites sono da decapitare.
In special modo quella facente capo a quella ebraica. Vanno ripagate con la stessa moneta che vogliono infliggere all’umanità:la sudditanza disperata.
Cosa hanno prodotto di buono gli ebrei nella loro storia?
Non è questione di essere semiti o antisemiti, è una questione di meriti, perciò bisogna chiedersi cosa hanno prodotto di evolutivo questi ebrei, oppure se preferite una versione più ampia, cosa hanno prodotto le cosidette linee di sangue?
Hanno prodotto un cazzo!
Hanno ciucciato il sangue all’umanità.
Hanno bisogno di creare miseria, sempre! La miseria deve essere totalizzante, non totalitaria…Qual’è la differenza? Che nella seconda ipotesi essa produce spesso ribellioni, mentre nel primo caso le produce raramente.
Una miseria intellettiva è più efficace di una miseria economica, lo si è visto con il comunismo…
Oggi ci riprovano con la miseria totalizzante della mondializzazione. Un “comunismo” planetario, con le nuove parole d’ordine: uno vale uno!
E’ la massima idiozia intellettiva partorita dalle elites, ancora più del comunismo che è stata la grande “miseria intellettiva” prodotta dalla rivoluzione francese.
Non è vero che siamo tutti uguali, quando senti qualcuno che dice questo, ti chiede in pratica di negare la tua percezione, la tua esperienza. Tu vedi che ognuno è diverso dall’altro, ha comportamenti e pensieri diversi e quando ti dicono che siamo tutti uguali, hai una sorta di corto circuito mentale.
Su cosa fa presa questa roba? Sull’invidia
Il termine invidia (dal latino in – avversativo – e videre, guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male, quindi “gettare il malocchio”) si riferisce a uno stato d’animo o sentimento per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova spesso astio e un risentimento .
In sè stesso il comunismo è in pratica la negazione di sè stesso!
La molla è quella del risentimento, tu vorresti essere “loro”, quelli che ti governano, ma cosi facendo stabilisci di fatto che non siamo tutti uguali, che siamo diversi, anzi, più che diversi: loro sono ricchi e tu no.Quindi a te non interessa essere uguale, vorresti possedere quel che viene posseduto da loro.
Ecco, quando si arriva al “possesso”, al ragionamento implicante ciò che si possiede, diventa evidente che il comunismo è l’invenzione delle elites per sovvertire il merito.
Specialisti di questa sovversione meritocratica sono stati gli ebrei.
Il merito è qualcosa legato alle capacità: fisiche, mentali, intellettuali.
Come hanno fatto per sorpassare questo concetto? Con l’ereditarietà del merito, con la linea di sangue.
Il “sangue blu” è per antonomasia l’antidoto storico all’invidia, tu non potevi competere, non potevi invidiare quel possesso, era stato il fato, il destino, Dio… E che cazzo… vuoi abbattere il fato, il destino, Dio? Come fai a tagliargli la testa?
Ecco perchè le elites hanno inventato il comunismo.
Oggi la versione “comunismo 2.0” prevede come capro espiatorio il bianco, le elites fomentano l’invidia verso il bianco.
Il trucco è quello solito, perchè il bianco deve avere dei privilegi, è ingiusto che abbia tutti i privilegi che ha.
Questo ti dicono, nelle loro minchiate certi nostri politici, quelli al soldo delle elites…
Cosi tu ti trovi in una situazione particolare, non puoi agire se non contro te stesso, negandoti ogni merito, ogni diritto, ogni memoria storica.
L’instupidimento è generato da questo!
Nel mondo, nella storia, ci sono stati genocidi a non finire: gli indiani d’america, gli armeni, le foibe, quelli in Russia, in Cina, in India, quelli che riguardano gli Indios del sudamerica, quelli in Africa, l’unica giornata della memoria, l’unico da ricordare è quello degli ebrei!
Non vi viene qualche dubbio su chi vi sta manipolando?
Uno vale uno, significa che non vali un cazzo! Lo volete capire oppure no?
In questo caso valete uno!    
Di Franco Remondina

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