Plutarco attribui’ tale frase a Giulio Cesare in seguito alla fulminea vittoria riportata su Farnace il 2 agosto del 47 a. C. presso Zela nel Ponto.
La stessa frase, la disse Hillary Clinton
Era riferita a Gheddafi.
L’aspetto mostruoso è che ride…
L’ onnipotenza che credevano di avere, ha trasformato il mondo, lo ha cambiato.
Il problema è che era ed è un delirio, credevano, deliravano, delirano…
Hanno cominciato con la “guerra al terrore” dopo l’11 settembre 2001 , l’hanno implementata fino alla fine del 2014, poi hanno deciso che c’era bisogno di una “guerra al terrore 2.0”, c’era da eleggere questa signora che ride…
Le grandi Compagnie della comunicazione, Facebook, Twitter, i media, le televisioni, hanno introdotto la censura…
L’araldo della libertà di parola, risalente alla civiltà dei greci, ad Atene, alla Rivoluzione francese, al Primo emendamento del Costituzione Americana, veniva abolito da quattro sfigatissimi ebrei.
Era la “guerra al terrore 2.0”, portata in casa.
La “terra della libertà” si trasformava in terra della mancanza di libertà.
“Una volta che un paese accetta la censura della stampa e della parola, allora nulla può essere vinto senza violenza. Pertanto, finché hai la libertà di parola, proteggila. Questo è il tema della vita e della morte in questo paese: non rinunciate alla libertà di stampa, di giornali, libri, riviste, televisione, radio, film e ogni altra forma di presentazione di idee. Finché questo è gratuito, una svolta intellettuale pacifica è possibile”. (Ayn Rand)
Questo avviene oggi, la censura, le dichiarazioni di queste “autorità” come l’OMS, l’ONU, FMI, BCE, FED, WEF, fatte alla stessa maniera di quella di Hillary Clinton, hanno portato in casa nostra, la “guerra al terrore 2.0”, e sapete cosa è il terrore?
Sei tu, è ciascuno di noi.
Fanno la guerra a me, a te, a tutti.
Ci vogliono morti, perchè siamo inutili, noi…
Loro invece sono utilissimi, anzi indispensabili, loro…
Cosi ci considerano come Farnace, e loro si considerano come Giulio Cesare.
Chissà se potranno dire quel “veni, vidi, vici”…