Il sospetto che tutto quel che sta avvenendo sia solo un modo per distrarre il 99% dell’umanità, diventa ogni giorno di più una certezza.
Leggendo… eehm.. questo libro di Glazyev
Analista russo, che rilascia una intervista a Pepe Escobar sulla difficoltà che vengono incontrate nella costruzione di un mondo multipolare, Glazyev rivela un dettaglio che colpisce:
“a Putin sono state inviate alcune proposte dettagliate per riorientare la Banca centrale, ma non c’è stato alcun seguito. Ha anche evocato il delicatissimo tema della corruzione che coinvolge oligarchi chiave che, per ragioni imperscrutabili, non sono stati messi da parte dal Cremlino.”
E’ in effetti quel che si chiede chiunque abbia un minimo di capacità di analisi storico-geopolitica, ma c’è anche un altro punto, questo
Per la Russia, afferma Glazyev, la sfida principale della politica monetaria è modernizzare il credito. E per prevenire l’impatto negativo delle fonti finanziarie estere, la chiave è la monetizzazione interna – “compresa l’espansione del rifinanziamento a lungo e medio termine delle banche commerciali contro gli obblighi delle imprese manifatturiere e degli enti governativi autorizzati. È inoltre consigliabile sostituire sistematicamente i prestiti esteri di banche e società controllate dallo Stato con fonti di credito nazionali”.
Quindi la via imperativa per la Russia, ora in vigore, è la “de-offshorizzazione”. Il che significa essenzialmente sbarazzarsi di una “dipendenza supercritica dei suoi contorni di riproduzione dalle istituzioni legali e finanziarie anglosassoni”, cosa che comporta “perdite sistematiche del sistema finanziario russo solo sulla differenza di redditività tra il capitale preso a prestito e quello collocato .”
De-offshorizzazione…
Di fronte a una base imponibile in calo e al fatto che molte delle principali società russe sono effettivamente registrate offshore in luoghi diversi come il Lussemburgo e Cipro in Europa e le Isole Vergini britanniche nei Caraibi occidentali, il presidente Putin ha esposto in quel discorso una spinta a portare la Russia soldi a casa per essere investiti localmente e pagare le tasse. Nel suo discorso del 2012, ha dichiarato che il livello degli investimenti offshore e della proprietà era così alto che nove transazioni su dieci effettuate da società russe sono state effettuate secondo la legge straniera, non russa.

Ma finora nessuno ha neppure sfiorato il punto chiave del “credito a usura”, fino a che non si affronta quello, sono tutti uguali.
Inoltre c’è l’agenda immorale, dichiarata in Occidente, quel piano di depopolamento caro a Gates e ai governi in occidente.
Nessuna dichiarazione in merito!
La Russia, la Cina, gli accordi…
Ma non è nulla, solo chiacchiere, inoltre, essendo i cinesi, fortemente interconnessi con il sistema finanziario globale la faccenda è non praticabile.
La fine del mese si terrà un ulteriore incontro Xi-Putin in Russia…