Il ministro degli esteri Lavrov:
“Ci siamo resi conto che ora non stiamo affatto parlando dell’Ucraina, ma dell’aggressione contro tutto ciò che è russo: interessi, religione, cultura, lingua, sicurezza, ecc. La reazione frenetica dell’Occidente alle nostre azioni mostra che c’è davvero una battaglia per la vita, ma fino alla morte, per il diritto della Russia di essere sulla mappa politica del mondo nel pieno rispetto dei suoi legittimi interessi”.
Per estensione si può usare il principio della transitività dell’uguaglianza:
“Mi sono reso conto che non stiamo affatto parlando del vivere, ma dell’aggressione a tutto ciò che è libertà: proprietà privata, cristianesimo, cultura della tolleranza, lingua, sicurezza, pensioni, salario dignitoso, futuro etc. La reazione frenetica dei governi alle limitazioni della libertà dei cittadini, mostra che c’è davvero una battaglia per la vita, ma fino alla morte, per il diritto di ogni singola persona a esistere nel mondo nel pieno rispetto dei propri legittimi interessi e vivere la propria vita”.
La questione è quindi questa!
Quanti sono quelli impegnati nello sterminio dell’umanità? Cento, centomila, un milione?
L’umanità potrebbe al 99,99% decidere di resettare loro!
Togliere loro ogni proprietà, fare in modo che non possiedano nulla.
Loro dovrebbero accettare, per via della proprietà transitiva dell’uguaglianza.
Non avranno nulla e saranno felici!
Ma forse non è cosi, forse ti faranno credere che siccome loro hanno tutto, sono infelici.
Non se ne esce…
Mettiamola quindi cosi: se è una battaglia per la vita, allora è meglio che la vita dei molti viva e che a morire siano Loro!
” Questa volta -nell’ora presente-… si tratta di salvare la vita…”
(Giulietto Chiesa)
https://casadelsole.tv/2014-la-crisi-ucraina-spiegata-da-giulietto-chiesa-2/