EPIC MOMENT

Questo è davvero un momento storico!

Siamo arrivati a un picco, quello del somarismo intellettivo.

Gli intellettuali continuano a lanciare appelli, denunciano, si affannano…

Cosa fai di mestiere? L’intellettuale!

Vi pare possibile una simile professione? Esiste l’albo degli intellettuali? No, non esiste, ma allora chi decide CHI è un intellettuale?

Quando leggete in tv la striscia col nome e subito dopo “intellettuale”, che appare in basso a sinistra della persona che sta parlando, fatevi la domanda: chi ha deciso che lui sia un intellettuale?

Il punto vero è che ascoltando quel che dicono, a te sembrano degli idioti patentati e qualche dubbio ti viene..

E’ venuto a molti, anzi, viene a tutti, quel dubbio li.

Costanzo Preve, filosofo, nel 2011, in una intervista lo espresse questo dubbio, in questo modo:

“mentre ai tempi di Hegel e Schopenhauer, ma anche ai tempi di Adorno, gli intellettuali erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi ci troviamo in una situazione nuova: gli intellettuali sono nella stragrande maggioranza più stupidi delle persone comuni. E’ una novità degli ultimi 50 anni e lo vediamo quando vengono interpellati nei talk show televisivi perchè dicono una quantità di stupidaggini molto maggiore di quelle che si sentono pronunciare dai tassisti, dai baristi o dalle casalinghe al mercato. Adorno, Marcuse e Sartre, ad esempio, si possono contestare, io ad esempio non sono d’accordo con loro – concludeva Preve – ma senza dubbio dicevano cose intelligenti, che fanno riflettere. Oggi questo non accade più e dobbiamo aspettarci solo scemenze”.

E’ l’effetto della definizione, del fatto che sia diventato una professione.

Dove ottieni una “remunerazione” per una tale professione?

Nei circoli che contano, quelli elitari, nelle tv, nei giornali… quindi devi dire le cose che quei circoli, quelle tv, quei giornali, ti ordinano di dire.

Per fare questo basta e avanza anche il più cretino dei cretini, vai li e ripeti quello che ripetono ormai da anni tutti quei circoli, tv, giornali.

Adesso la Hit è quella del razzismo, in un monologo compulsivo e nello strepito appassionato, del “diritto” ad essere e venire integrato, da parte del negro e dell’obbligo ad accogliere e integrarsi dell’autoctono europeo, ma questo si scontra con un limite insormontabile…

Poi trovi come davvero stanno le cose, come vengono davvero vissute dalle persone e … insomma…

Cioè? Devo fare come quella sopra?

A questo servono gli intellettuali?

Solo che…

Essendo stupidi, sono sempre in ritardo,  sono in ritardo sul popolo, che dovrebbero guidare.

Fossero intellettuali,  gli basterebbe applicare l’intelletto alle questioni in atto, avere un approccio intelligente al problema…

Esistono le razze?

Echecazzo, certo che esistono, il nostro linguaggio ha coniato la parola razza, quindi il fatto che esista la parola significa che c’è stata una constatazione di questo. Invece di  notare continuamente questa  diversità, è nata, molti millenni prima del “politicamente corretto”, la parola razza.

Perchè affannarsi a negare che esistano le razze?

Per il ragionamento espresso sopra, ovvero il mio salumiere è+ intellettuale di quelli che hanno il titolo in basso a sinistra che compaiono in tv.

Sono stupidi.. e sono tutti di sinistra!

C’è da esserne fieri.

Di Franco Remondina

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