Non c’è che dire, il progresso è regresso e la libertà è prigionia.
Non c’è altro da aggiungere…
Siamo circondati da imbecilli e gli imbecilli hanno la comprensione dell’imbecille, quando diventano tanti sono un problema, la società diventa sottosviluppata, incivile, barbara.
L’esempio di oggi certifica che siamo arrivati a quel livello.
Gli imbecilli di ogni ordine e grado hanno dato prova del loro valore nella pandemia, l’hanno superata alla grande, fa niente se crepano e si ammalano di malattie sconcertanti, sono pride, hanno l’orgoglio, sono orgogliosamente imbecilli.
La nuova prova a cui vengono sottoposti è quella delle “città in 15 minuti”, che è la proposta a cui vengono messi di fronte: vuoi tu (imbecille) una città dove ogni spostamento sia in 15 minuti?
Un po’ come dire: scegliete Gesù o Barabba?
Barabba, ecchecazzo!
La città in 15 minuti è in realtà la replica in chiave umana de “l’esperimento dei ratti”
In breve:
- Gli scienziati hanno messo i ratti in un habitat con cibo illimitato, ma spazio limitato
- I topi cominciarono ad impazzire
- I ratti maschi sono diventati aggressivi e omosessuali e poi hanno smesso di socializzare (noti come i Belli)
- Le femmine di ratto diventarono aggressive e mangiarono i loro stessi cuccioli (ciao, ragazze!)
- L’ordine sociale della società dei ratti si è invertito e poi è crollato totalmente
- La colonia alla fine si estinse anche se il cibo non si esaurì mai
E’ una seconda prova…
Non c’è nessuna città libera, solo una prigione in cui credi di essere libero ma da cui non puoi uscire.
Come il vaccino salvifico che non immunizzava ma che ti ammazza, anche adesso l’imbecille inverte l’ordine dei fattori…
Fattori? noi?
Ciccio io so laureato… tu sei un negazionista del vaccino salvifico, hai la terza media, sei ignorante…
L’imbecillità non si cura! Neppure col vaccino salvifico!