La rivolta dei dipendenti

La saga del covid assume sempre più l’aspetto di mutante…
Da tragica a tragicomica e adesso demenziale.
I dipendenti stipendiati da Pfizer e comunque cooptati a proclamare i benefici della vaccinazione contro un virus che non c’è mai stato, istituiscono una rivendicazione sindacale al grido di “Ridateci il vaccino”.
Ecco quello che sta accadendo!
Rivendicano i benefici (ovvero la mazzetta) del vaccino, perchè “il virus vive e lotta insieme a loro”, lo vedi chiaramente adesso:

Ovvero, alla luce dei fatti ho torto marcio, ma i fatti non contano, sono le opinioni che contano e io modestamente “opinionista sugno”…

Il brivido dello schiavo che è diventato il capo degli schiavi.
Al capo degli schiavi non interessa di diventare libero, al capo degli schiavi interessa comandare gli schiavi.

La manfrina è davvero demenziale!
E’ un giochino lessicale, basato sull’inversione di causa effetto, poichè il vaccino è il frutto della scienza, dicono, allora la scienza è il vaccino.
Su questa inversione incredibile hanno bastonato gli schiavi con la propaganda e la maggioranza gli ha creduto…
Hanno creduto che l’albero fosse il frutto.
Eppure non si mangia il rametto dell’albero di pere, si mangia il frutto, la pera.
A nessuno viene in mente di mangiare la corteccia dell’albero di pere…

Il vaccino sarebbe il frutto dell’albero della scienza?
Minchia che albero!
Il fatto vero era che “non è mai stato un vaccino” e l’albero da cui proveniva non era quello della scienza, era piuttosto un progetto di avvelenamento dei polli d’allevamento.

Cosi adesso provano di nuovo a lanciare le loro rivendicazioni, ma in modo assolutamente demenziale, a fronte della decisione di sospendere l’obbligo per sanitari, saltano fuori con quelle stronzate di cui sopra, ma temo si andrà oltre, poichè il governo sarebbe di destra, scommettiamo che per protesta antifascista, questi dipendenti di Pfizer, lanceranno un nuovo hashtag: io mi vaccino con la quinta, sesta, settima dose, contro il fascismo che condanna la scienza.

Siamo in questa situazione!

Di Franco Remondina

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