Il loro problema è che sono stati fagocitati dal tempo. Non si può comprare il tempo e loro malgrado è quello che fa tutto.
Il “fate presto” è diventato fateprestismo, come modo, anzi unico modo di agire e pensare. Naturalmente è l’inversione della sequenza “pensare e poi agire” che ha prodotto tutto l’errore nella sua macroscopicità, finendo per mettere a nudo il trucco: il denaro è infinito e creato dal nulla.
Naturalmente ciò viene negato da quella struttura istituzionale e mediatica che è stata corrotta dai padroni dell’albero dei soldi. Tale struttura comprende capi di stato, politici, giudici, sindacati, media, professori di economia, preti. Ma la cosa che davvero dà la misura degli effetti dell’abuso del “fateprestismo” con il “prima agire e POI pensare”è che
Di Franco Remondina