“Gli immigrati pagano le nostre pensioni”
Di Franco Remondina (dodicesima.com)
Allora, è vero o non è vero?
Non è vero!
Gli immigrati che pagano le nostre pensioni?
È un falso economico e storico!
È una questione antropologica: non sono capaci! Lo si vede in South Africa e in ogni paese al mondo.
La capacità di pensare, immaginare, realizzare, organizzare una convivenza sociale improntata sulla convivenza della diversità, è una peculiarità europea.
Antropologicamente parlando, il ceppo negroide e il ceppo arabo, non sono capaci.
Non è una questione razzista è una questione storica.
Una volta cacciati i bianchi dalla Rodhesia, sono colati a picco. In South Africa dopo l’abolizione dell’apartheid, il paese è crollato.
Il punto vero su cui discutere è questo!
Oggi, la follia mondialista ordinata dalle cosidette élites, prevederebbe di annullare questa verità antropologica: razze diverse=mentalità diverse.
Come potete constatare gli immigrati sono un problema, lo sono sempre stati nella storia, negarlo o addirittura affermare come fa anche il “non-Papa” attuale, che ci vuole accoglienza per “pietà”, “carità” e “misericordia”, significa solo dire cazzate.
Questo Papa è quello che in quanto a “cazzate”, non lo batte nessuno.
L’immigrazione, il fenomeno migratorio, è un fenomeno involutivo! Che credete?
Non sono stati capaci a casa loro, come potete pensare che saranno capaci qua da noi?
Così, solo grazie alla non comprensione, il fenomeno è considerato “positivo”, anzi, in realtà non fanno esprimere la gente, attraverso un referendum, altrimenti la cagnara dell’accoglienza risulterebbe evidente.
A dire il vero, il referendum neanche servirebbe, basta una modifica nel quadro C della dichiarazione dei redditi, si mette una domandina: “Favorevole/Contrario alla immigrazione” una volta barrato “Favorevole”, il Prefetto sa che quella persona può accogliere in casa sua dei migranti.
Facile, a costo zero!
Non viene fatto, viene portata avanti questa balla che l’immigrazione serva, che contrasti il calo demografico dell’europa.
È come dire che uno sciame di cavallette serva a tenere in forma i campi di grano.
La questione antropologica dimostra che ognuno ha la civiltà che riesce a pensare-immaginare-realizzare, non è questione di razze è questione di consuetudini mentali, di memorie, di tradizioni e di religioni, in altre parole ogni ceppo razziale ha la propria autoipnosi.
Non ci sarà mai integrazione!
Ci sarà solo scontro, confusione e isolamento.
Pensateci. Ogni appello a favore dell’immigrazione è uno sputo contro di voi.
I dati dicono che l’Italia ha quasi sette milioni di persone sotto la soglia di povertà, e che siamo la maglia nera in europa.
Il settennato di Napolitano e dei governi tecnici e pdidiotici, ci ha portato a questo!
Ma, dobbiamo scegliere e volenti o nolenti dovremo farlo: se gli immigrati sono una ricchezza, significa che noi/voi siamo povertà?
Di Franco Remondina